INSULINO RESISTENZA, la condizione che non permette di perdere grasso.

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L’insulina è l’ormone del dopo pasto. Viene stimolata dall’ aumento della glicemia, concentrazione del glucosio nel sangue. Il glucosio viene dai carboidrati (pane, pasta, pizza, frutta, patate, cereali, legumi, dolci, zucchero, miele, verdura).

L’insulina viene prodotta dal pancreas ed ha la funzione di far entrare il glucosio dal sangue dentro ogni cellula del nostro organismo. Per esercitare la sua funzione, l’insulina trova un suo recettore posto sulla membrana cellulare. Il recettore è come una porta che va aperta per far entrare il glucosio nella cellula.

Se non è presente il recettore l’insulina non può svolgere la sua funzione. Quindi il glucosio non può entrare dentro la cellula e resta nel sangue. Così aumenta il valore della glicemia. Il recettore dell’insulina è una proteina che viene prodotta dalla stessa cellula.

Quando dentro la cellula c’è un aumento di acidi grassi saturi derivati da una errata alimentazione, la cellula non produce più la proteina recettore dell’insulina. Scatta così lo stato di insulino resistenza. L’insulina c’è ma non funziona. In questa condizione la persona comincia ad accumulare in modo progressivo il suo grasso corporeo nell’addome e nella zona gluteo-femorale. Non si riesce a perdere grasso se siamo in uno stato di insulino resistenza.

Si ha steatosi epatica (fegato grasso) che peggiora le condizioni favorendo ulteriore accumulo di grasso corporeo. Si può misurare la presenza dell’insulino resistenza facendo tre esami del sangue: – glicemia – insulina – emoglobina glicata. Conosciuti questi valori nel sangue, si può realizzare l’indice H.O.M.A. (Homeostasis Model Assessment), facendo questo calcolo glicemia x insulina / 405. Viene un numero che deve stare sotto a 3. Dal calcolo un valore superiore a 3 siamo in uno stato di insulino resistenza.

Esempio: se una persona ha la sua glicemia a 105 mg e la sua insulina a 23 UI. Si esegue il calcolo 105 x 23 / 405. Viene 5.96, la persona si trova in uno stato di insulino resistenza. Occorre sbloccare questa condizione perché se non rimossa si può cadere nel diabete mellito tipo 2, oltre a non dimagrire, a sentirsi stanchi, senza vitalità, a perdere memoria. Il primo obbiettivo alimentare è abbassare la glicemia dopo ogni pasto. Attenzione alla dose dei carboidrati in ogni atto alimentare.  Così si abbassa pure il valore dell’insulina: mangiare più alimenti vegetali e ridurre gli alimenti di origine animale, in particolare formaggi, salumi, carni grasse. Iniziare ogni pasto con un piatto di verdura cruda e finire il pasto con un piatto di verdura cotta; fare attività motoria aerobica ogni giorno; introdurre pesce ricco di omega 3.